Rimborsi delle spese universitarie e dati relativi alle spese condominiali. Sono i due ambiti toccati dal decreto del MEF del 1° dicembre 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 296 del 20 dicembre, in merito alle altrettante voci che dal 2017 andranno ad arricchire la dichiarazione precompilata. All’articolo 1 viene appunto disposto che “ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi da parte dell’Agenzia delle entrate, a partire dai dati relativi al 2016 (quindi 730/2017, ndr), i soggetti che erogano rimborsi relativi alle spese di cui all’art. 1 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 13 gennaio 2016 (vale a dire spese per la frequenza di corsi universitari o di perfezionamento, master, dottorati, ecc., ndr) entro il 28 febbraio di ciascun anno, trasmettono in via telematica all’Agenzia delle entrate, con riferimento a ciascuno studente, una comunicazione contenente i dati dei rimborsi erogati nell’anno precedente, con l’indicazione dell’anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata”.

È il caso, ad esempio, degli enti regionali e provinciali per il diritto allo studio che, riscuotendo la relativa tassa regionale e concedendo – in presenza di determinate condizioni – l’esonero dal pagamento, si trovano a dover restituire (interamente o anche solo in parte) le somme versate. Tali enti, riguardo a ciascun iscritto, dovranno quindi comunicare l’importo erogato nell’anno precedente e indicare l’anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata. Nella comunicazione non andranno comunque riportati i rimborsi già contenuti nelle certificazioni uniche dei sostituti d’imposta e quelli trasmessi dalle università.

L’altro ambito è quello delle spese effettuate per i lavori di condominio, sui quali si applica la detrazione del 50 o 65%. All’articolo 2 il decreto del MEF dispone quindi che “a partire dai dati relativi al 2016, gli amministratori di condominio trasmettono in via telematica all’Agenzia delle entrate, entro il 28 febbraio di ciascun anno, una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dal condominio con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché con riferimento all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Nella comunicazione devono essere indicate le quote di spesa imputate ai singoli condomini”.

Sarà quindi una facilitazione in più per quei contribuenti che nel 2016 dovessero aver affrontato questo tipo di spesa, fermo restando che i dati inseriti dovranno comunque essere verificati. In effetti, come per il debutto delle spese mediche precompilate nel 730/2016, redditi 2015, anche nella prossima dichiarazione 2017 potrebbero essere frequenti i casi di errore o incompletezza degli importi precaricati dall’Agenzia. In ultimo, le indicazioni tecniche circa le modalità di trasmissione telematica sia dei rimborsi universitari che delle spese condominiali, saranno comunicate da un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.