Il Fisco permette in questo periodo di correggere i 730 presentati entro il 23 luglio nei quali si è dimenticato di inserire delle spese da portare in detrazione o deduzione. Capita spesso di ritrovare cose quando si era smesso di cercarle e la stessa cosa può capitare con scontrini, fatture o altri documenti relativi a spese sostenute nel 2017 e lasciate inavvertitamente in un cassetto o in qualche tasca.
 
Se questo fosse il caso, nessun problema, poiché la normativa consente di presentare un nuovo 730 modificando quello già trasmesso. Per farlo è possibile rivolgersi ad un CAF anche quando il 730 ordinario è stato presentato via Web. Il credito derivante dal nuovo dichiarativo è possibile riceverlo direttamente in busta paga, nel caso esista un datore di lavoro (sostituto di imposta) in grado di effettuare il conguaglio, oppure direttamente dallo Stato, con accredito sul conto corrente.
E’ possibile presentare le modifiche fino al 25 ottobre 2018 elaborando un 730 integrativo, a patto che questo contenga un risultato “a favore” del dichiarante. Viceversa, in caso il debito risultante fosse maggiore di quello scaturito dal modello 730 ordinario, lo strumento di correzione da utilizzare è il modello Redditi integrativo.
 
Oltre alle spese dimenticate è possibile anche riconoscere il carico familiare non previsto nel primo dichiarativo, oppure eventuali acconti di imposte versati nel 2017 e non conteggiati nel 730. Per finire, una modalità di correzione classica, riguarda la sola modifica dei dati del datore di lavoro o dell’ente pensionistico che deve effettuare o il riconoscimento del credito o la trattenuta del debito sulla busta paga.
 
Per maggiori informazioni su questo servizio, che può essere richiesto in ognuna delle nostre sedi territoriali, è possibile chiamare il numero del Centro Prenotazioni allo 02/25544777
 
La Redazione di Caf Acli Milano.