Con l’inizio di aprile è diventata realtà la nuova modalità di calcolo dell’ISEE.
La norma, entrata in vigore il 5 marzo scorso che prevedeva l’esclusione dei titoli di stato dal calcolo del valore ISEE, è diventata attuativa con l’inizio di aprile: è stato approvato il nuovo Modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Cosa viene escluso dal calcolo del nuovo ISEE?
Come indicato nelle nuove istruzioni dell’INPS, saranno esclusi per un importo massimo pari a euro 50.000 per nucleo familiare:
i titoli di Stato di cui all’articolo 3 del Dpr n. 398/2003, tra cui Bot, Btp (tutte le categorie), CCTeu;
i buoni fruttiferi postali, ivi inclusi quelli trasferiti allo Stato;
i libretti di risparmio postali.
Quali documenti devo richiedere alla Banca?
Per quanto riguarda la documentazione da produrre non ci sono grossi cambiamenti rispetto all’attuale elenco documenti.
Nella certificazione predisposta dagli istituti di credito dovrebbero già essere presenti le informazioni utili alla compilazione del patrimonio mobiliare nella DSU, ossia il controvalore al 31.12.2023 e il relativo dettaglio che lo compone. Queste informazioni sono necessarie per le nuove DSU, ma anche per valutare la richiesta di una nuova Attestazione ISEE.
Cosa fare se ho già calcolato l’Attestazione ISEE 2025?
Tutte le Attestazioni ISEE elaborate da gennaio 2025 restano valide fino alla naturale scadenza del 31 dicembre 2025. Nel caso in cui si voglia richiedere il ricalcolo dell’ISEE con la nuova procedura che esclude i Titoli di Stato, sarà necessario elaborare una seconda DSU.
Si ricorda che da ottobre 2023 tutte le DSU successive alla prima sono a pagamento, se presentate nello stesso anno e con nucleo familiare invariato.