Nel caso dei contratti di locazione è il contribuente che può scegliere il proprio regime di tassazione.
Proprio così: i contratti di locazione possono essere sottoposti a tassazione ordinaria o a cedolare secca, a discrezione del locatore.
Caf Acli. Dove tutto è più semplice
Nel caso dei contratti di locazione è il contribuente che può scegliere il proprio regime di tassazione.
Proprio così: i contratti di locazione possono essere sottoposti a tassazione ordinaria o a cedolare secca, a discrezione del locatore.
E’ capitato spesso che, alla richiesta di redigere un contratto di affitto, il conduttore (colui che prende l'immobile in affitto) desideri una durata diversa dal consueto 4+4.
La Legge n.431/98, all’art. 5, comma 1 consente la facoltà di stipulare un contratto di locazione di durata inferiore, rispetto a quelli canonici 4+4 o 3+2, in presenza di particolari esigenze, variabili da Comune a Comune.
Stiamo parlando dei contratti transitori.
Ciò che caratterizza il comodato è la messa a disposizione di un immobile a titolo gratuito.
E quindi a chi conviene?
Prima di capire in che ambito questo tipo di contratto può essere conveniente, analizziamo bene gli aspetti che lo caratterizzano.
Ci sono diverse tipologie di contratti di affitto, ognuno adattabile alle esigenze di chi intende affittare.
La prima tipologia di contratto che vogliamo mettere a confronto è:
il contratto a libero mercato e il contratto a canone convenzionato.
Entro il 5 novembre gli uffici del RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo settore) avrebbero dovuto ultimare le verifiche sulle associazioni sottoposte al procedimento di “trasmigrazione” dai precedenti registri.