L’Assegno Unico è stato introdotto nel 2022 come sostegno al reddito delle famiglie con figli minori e/o a carico.
Cos’è l’Assegno Unico?
Si tratta di un contributo economico erogato direttamente dall’INPS a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e disoccupati con a carico uno o più figli minori, fino al 21esimo anno di età o senza limiti in caso di disabilità.
L’importo dell’assegno varia in base a 3 fattori:
- Valore dell’ISEE del nucleo: viene erogato proporzionalmente sulla base del valore dell’ISEE, ma non solo. Viene, infatti, riconosciuto in misura minima e fissa per coloro che non sono in possesso dell’Attestazione ISEE.
- Età e numero di figli: viene erogato in base al numero di figli a carico e in base alla loro età. Per i figli maggiorenni, fino a 21 anni di età spetta solo in caso in cui frequentino corsi di formazione, svolgano un tirocinio o servizio civile, abbiano un reddito inferiore a € 8.000 annui o siano disoccupati.
- Presenza di figli disabili, senza limiti d’età.
Come richiedo l'Assegno Unico?
La domanda può essere presentate tramite Patronato oppure direttamente sul sito dell’INPS da uno o da entrambi i genitori. Può essere richiesto anche dal tutore o direttamente dai figli se maggiorenni, ma a carico dei genitori.
Nel caso in cui si voglia accedere al sostegno economico in base dell’Attestazione ISEE, è consigliabile procedere prima con l’aggiornamento dell’ISEE 2025.
Quando posso richiedere l’Assegno Unico?
Per i nuovi nati la domanda può essere presentata dal settimo mese di gravidanza.
Se hai già presentato la domanda gli anni scorsi e hai percepito l’assegno non serve ripresentarla, salvo che ci sia una delle seguenti variazioni:
- La nascita di un figlio;
- La variazione o inserimento della condizione di disabilità di un figlio;
- Le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
- Le modifiche attinenti all’eventuale separazione o divorzio dei genitori;
- I criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
- Variazioni delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 o 5 del D.Lgs. 230/2021;
- Variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.
Quando devo rinnovare l’ISEE 2025 per l’Assegno Unico?
Se rinnovi l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 l’Assegno Unico, che verrà corrisposto a partire dal mese di marzo, avrà come riferimento i criteri aggiornati.
Dal 1° marzo 2025, in caso di assenza di ISEE aggiornato, l’Assegno Unico verrà corrisposto nella misura minima pari a € 57. Elaborando la nuova ISEE entro il 30 giugno 2025, l’INPS effettuerà il ricalcolo in un secondo momento e corrisponderà gli importi arretrati, se dovuti.
Se rinnoverai l’ISEE dopo il 30 giugno il nuovo valore l’Assegno Unico tornerà a essere erogato in base alla situazione economica del nucleo familiare a partire dal mese successivo alla richiesta della nuova Attestazione ISEE.
Come viene erogato l’Assegno Unico?
L’assegno viene corrisposto tramite:
- Accredito su conto corrente;
- Libretto di risparmio con IBAN;
- Carta di credito o di debito con IBAN;
- Bonifico presso uno sportello postale.