Nei giorni scorsi in molti hanno ricevuto un messaggio da Airbnb, di cosa si tratta?

Il tema sono le ritenute sulle locazioni brevi. Le locazioni brevi sono infatti soggette a imposta, cedolare secca o ordinaria.

I locatori, i proprietari dell’immobile locato, devono dichiarare i periodi in cui l’immobile è stato affittato e l’importo del canone percepito nella propria dichiarazione dei redditi e pagare le relative imposte.

Nel caso in cui l’immobile venga affittato tramite un portale, ad esempio Airbnb, gli affitti dovrebbero essere assoggettati a ritenuta direttamente dalla piattaforma.

 

Ma il condizionale è d’obbligo!
Il Governo ha infatti stabilito che le piattaforme debbano trattenere la ritenuta sul reddito degli host (i locatori) non-professionali in Italia.

Solo di recente anche Airbnb si è adeguata alla normativa, informando nei giorni scorsi i propri iscritti con un mailing.

 

Cosa fare per gli affitti percepiti nel 2022?

I termini per presentare le dichiarazioni dei redditi 2023 relativi all’anno 2022 sono ormai scaduti.

Se nella dichiarazione dei redditi 2023 non hai dichiarato gli affitti brevi percepiti nel 2022, è possibile integrarla entro il 30/09/2024.

Se non hai compilato la dichiarazione dei redditi e, quindi, non hai dichiarato gli affitti brevi percepiti puoi sistemare la situazione entro il 28/02/2024 con una dichiarazione tardiva, beneficiando di sanzioni ridotte ed effettuando un versamento tardivo.

 

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