La nuova Legge di Bilancio ha esteso i tempi per poter godere dell’agevolazione prima casa nel caso di riacquisto prima casa. Ma andiamo con ordine.
Che cos’è l’agevolazione prima casa?
L’agevolazione “prima casa” consiste nella riduzione delle imposte, IVA o imposte di registro, previste in caso di acquisto di un’abitazione.
In caso di compravendita tra privati (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) vengono calcolate l’imposta di registro al 2% sul valore dell’immobile e le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa pari a € 50 ciascuna.
Se il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, quest’ultima verrà calcolata al 4% sul prezzo della cessione oltre alle imposte di registro, catastale e ipotecaria in misura fissa di € 200 ciascuna.
Per fare un esempio, nel caso di acquisto di un immobile del valore di € 100.000 si pagheranno:
- Compravendita tra privati: € 2.000 di imposta di registro (2% del valore) e 100€ di imposte (50€ imposta ipotecaria e 50€ imposta catastale);
- Acquisto da impresa: € 4.000 di IVA (4% del valore), € 200 come imposta di registro e 400€ di imposte (200€ imposta ipotecaria e 200€ imposta catastale).
Quali requisiti devo avere per richiedere l’agevolazione prima casa?
L’agevolazione prima casa può essere richiesta solo in presenza di determinati requisiti che riguardano il richiedente:
- non deve essere proprietario o titolare esclusivo o in comunione con il coniuge di diritto di uso, usufrutto o abitazione di un altro immobile nello stesso comune nel quale si intende acquistare;
- non deve essere proprietario, anche solo in parte, o titolare di diritto di uso, usufrutto o abitazione o nuda proprietà su tutto il territorio nazionale di un altro immobile acquistato con agevolazione prima casa;
- deve avere o trasferire la propria residenza nel comune dove si trova l’immobile acquistato con agevolazione prima casa, entro 18 mesi.
La richiesta dell’agevolazione prima casa viene riconosciuta sia sull’immobile che sulle pertinenze ad esso collegate, ad eccezione delle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) o A/9 castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico o A/10.
Quali novità ci sono nel 2025 per le agevolazioni prima casa?
La modifica apportata dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda i richiedenti che possiedono già un immobile acquistato con agevolazione prima casa. Prima della nuova legge di bilancio il proprietario aveva 12 mesi dall’acquisto del nuovo immobile per vendere il precedente immobile acquistato con agevolazione prima casa.
Dal 1° gennaio 2025 il termine temporale per vendere il primo immobile acquistato con agevolazione prima casa, e non perdere quindi le agevolazioni sul nuovo acquisto, è stato esteso a 24 mesi.
Questa novità si applica ai rogiti stipulati dal 1°gennaio 2025, ma anche quelli sottoscritti nel 2024, per i quali al 31 dicembre non erano ancora decorsi i 365 giorni. Riguarda coloro che hanno sottoscritto un rogito a partire dal 2 gennaio 2024.
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 rappresentano un'importante opportunità per chi desidera acquistare una nuova abitazione senza perdere le agevolazioni fiscali. Estendere il periodo per la vendita del precedente immobile a 24 mesi offre maggiore flessibilità e tranquillità ai proprietari.
È fondamentale rimanere aggiornati sulle normative vigenti per poter sfruttare al meglio queste agevolazioni e pianificare con attenzione ogni passo dell'acquisto, per questo motivo iscriviti alla nostra newsletter per non perdere novità e approfondimenti in tema fiscale.