Bonus Natale: cos’è e a chi spetta?

Bonus_Natale_2024

Il 14 novembre con il Decreto Legge n. 167 sono state apportate importanti modifiche per accedere al Bonus Natale. Come anticipato dal Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, potranno accedere al bonus anche i genitori separati.

Cos’è il Bonus Natale? 
Si tratta di un contributo una tantum del valore di 100€, calcolato su 365 giorni di lavoro, che verrà erogato insieme alla tredicesima mensilità. Nel caso in cui nel 2024 il richiedente abbia un contratto di lavoro inferiore a 365 giorni, il Bonus Natale verrà riproporzionato ai giorni di lavoro effettivi.

Come richiedo il Bonus Natale?
Il lavoratore dipendente deve presentare al proprio datore di lavoro una specifica richiesta dove attesta di possedere i requisiti previsti dal Decreto.

A chi spetta il Bonus Natale?
Sulla base del “Decreto Omnibus” sono due i requisiti da rispettare:

  • Il reddito: questo bonus spetta a tutti i lavoratori dipendenti con reddito nel 2024 non superiore a 28.000€, ma comunque più alto rispetto alla no-tax area pari a € 8.500. Concorrono alla determinazione del reddito complessivo annuo i redditi da lavoro dipendente e assimilato, gli immobili ad esclusione dell’abitazione principale, anche se non locati, i redditi assoggettati ad imposta sostitutiva rientranti nel regime forfettario;

  • I carichi familiari: il secondo requisito è quello di avere il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e/o almeno un figlio a carico. Il reddito di riferimento per considerare i familiari a carico è €2.840 per il coniuge e per i figli con età superiore a 24 anni di età. Questo limite si alza a € 4.000 per i figli minori di 24 anni. 

Il Bonus Natale spetta anche ai nuclei monogenitoriali con figli a carico? 
Nella prima versione del Decreto con il termine monogenitoriale ci si riferiva ai nuclei composti da un unico genitore mentre l’altro genitore era deceduto o non aveva riconosciuto il figlio.

Il giorno 14 novembre è stata però approvata un’ulteriore modifica in Consiglio dei Ministri, secondo la quale rientrerebbero nei nuclei monogenitoriali anche i lavoratori dipendenti legalmente ed effettivamente separati, con almeno un figlio a carico.