Forfettari: slitta la prima scadenza per le imposte

Proroga_forfettari_2024

L’Agenzia delle Entrate ha concesso qualche giorno in più ai titolari di Partita IVA in regime forfettario per effettuare il primo versamento delle imposte.
La scadenza, originariamente fissata al 30 giugno, è stata posticipata al 21 luglio 2025

Quali imposte erano da versare entro il 30 giugno? 
I contribuenti in regime agevolato (forfettari e minimi) dovevano versare, entro il termine ordinario, le seguenti imposte:

  • Saldo dell’imposta sostitutiva dovuta sulle fatture incassate nel 2024; 
  • Saldo dei contributi alla gestione separata INPS dovuti sulla base dei redditi dichiarati; 
  • 1° acconto dell’imposta sostitutiva e dei contributi gestione separata INPS.

Quali sono le scadenze per versare le imposte dei forfettari?
Il lavoratore con partita IVA che ha aderito al regime agevolato (minimi o forfettari) una volta elaborata la propria dichiarazione dei redditi ha scadenze precise per i versamenti delle imposte

  • 30 giugno (prorogata al 21 luglio): versamento saldo imposta sostitutiva, saldo contributi gestione separata INPS, 1° acconto imposta sostitutiva e contributi gestione separata; 
  • 31 ottobre: scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi; 
  • 01 dicembre: versamento 2° acconto imposta sostitutiva e contributi gestione separata. 

Le imposte devono essere versate con il modello F24 fornito dall’operatore una volta elaborata la dichiarazione dei redditi. 

I commercianti o artigiani hanno ulteriori scadenze legate al versamento contributivo sul minimale.
Chi esercita attività di commercio o artigianato e ha aderito al regime forfettario è inoltre soggetto al versamento trimestrale dei contributi fissi INPS, indipendentemente dal reddito effettivo.
Questi contributi sono calcolati sulla base di un reddito minimo imponibile (detto “minimale”), che per il 2024 è pari a 18.415 euro.