In tanti speravano di potersi vedere sospesa la seconda rata IMU di dicembre e tanto se ne è parlato sugli organi di informazione, col rischio che, ad una lettura superficiale, si creassero false aspettative. Facciamo quindi il punto della situazione.
Il decreto Ristori ha stabilito che non è dovuta la seconda rata IMU 2020, con riferimento agli immobili e relative pertinenze in cui sono esercitate le attività nei settori economici oggetto delle limitazioni previste dai provvedimenti emanati per il contenimento dell'emergenza COVID-19, ossia "in particolare, ai soggetti che operano nei settori ricettivo, di intrattenimento / divertimento, sportivo e del trasporto".
L'abolizione della seconda rata IMU opera a condizione che i proprietari di tali unità immobiliari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Questo esonero dal pagamento della seconda rata IMU si aggiunge a quello già individuato dal decreto di Agosto, secondo il quale non è dovuta la seconda rata IMU 2020 con riferimento agli immobili:
- adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché agli immobili degli stabilimenti termali;
- rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze e degli agriturismi / villaggi turistici / ostelli della gioventù / rifugi di montagna / colonie marine e montane / affittacamere per brevi soggiorni / case e appartamenti per vacanze / Bed & Breakfast / residence e campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
In sostanza, solo una ristretta platea di soggetti sarà esonerata dal versamento della seconda rata IMU: in generale, i proprietari di seconde case dovranno rispettare l'appuntamento del 16/12 per pagare senza sanzioni.
Approfondimento
Decreto Ristori | Link al testo del Decreto |
Decreto di Agosto | Link al testo del Decreto |
Servizio IMU 2020 | Link alla pagina del servizio |
A cura dell’Ufficio Formazione, AcliMilano Servizi Fiscali srl