Ci sono diverse tipologie di contratti di affitto, ognuno adattabile alle esigenze di chi intende affittare.
La prima tipologia di contratto che vogliamo mettere a confronto è:
il contratto a libero mercato e il contratto a canone convenzionato.
La prima differenza è nella definizione del canone
Nel contratto a libero mercato, l’importo è determinato liberamente dalle parti contraenti, mentre per il caso del canone convenzionale la questione è più complessa.
La determinazione del canone, infatti, si rifà alla convenzione nazionale pubblicata in Gazzetta ufficiale (n.62 il 15 marzo 2017) ed agli accordi locali, che definiscono i criteri di determinazione dell’importo, alla luce di precise caratteristiche dell’immobile e della sua specifica ubicazione.
La condizione necessaria per applicare agevolmente un canone concordato è la presenza, nel comune ove è ubicato l’immobile, di un accordo locale.
La seconda differenza riguarda la durata
Il contratto a libero mercato si rifà all’art.2 comma 1 della L. 431/98, che stabilisce la durata minima di 4 anni, rinnovabili per altri 4. Il comma 3, invece, stabilisce la durata di 3 anni, rinnovabili per altri 2 per il contratto a canone convenzionato.
La terza differenza è l’imposta di registro
Nel caso del contratto a libero mercato l’imposta è pari al 2% del canone annuo, mentre per i canoni concordati, l’imposta è calcolata sul 70% del canone annuo, a patto che il fabbricato sia ubicato in un comune ad alta densità abitativa.
L’imposta di registro è dovuta in caso di contratti in tassazione ordinaria, non cedolare secca, e per entrambi è previsto il pagamento dell’imposta di bollo pari a € 16 ogni 100righe di testo, per ogni copia.
Contattaci e fissa un appuntamento presso una sede di Caf AcliMilano per avere una consulenza.
Contratto a libero mercato | Contratto a canone convenzionale | |
Canone | Concordato liberamente tra le parti | Determinato sulla base di accordi locali |
Durata | 4+4 | 3+2 |
Imposte e bolli | 2% dell'intero canone annuo + bollo di 16€ ogni 100 righe | 2% del 70% canone annuo (se l'immobile è in un comune ad alta densità) + bollo di 16€ ogni 100 righe |
A cura della Redazione di Caf AcliMilano Servizi Fiscali Srl in collaborazione con l'Ufficio Formazione